Nella città di Nocera il Monastero domenicano di S. ANNA sulle pendici della collina di Fienga, è un punto di riferimento spirituale e culturale, per la presenza di religiose alle quali i cittadini si rivolgono per chiedere non solo preghiere, ma molto spesso consiglio.
Il Monastero è anche un centro culturale artistico, per la presenza, al suo interno, di bellissimi affreschi del XV secolo recentemente restaurati.
La sua costruzione risale agli anni attorno al 1282 e fu voluta dal Vescovo di Capaccio, Pietro, uomo di grande pietà e sensibile alla religiosità popolare, per essa pensò di far edificare una chiesa intitolata appunto a S. Anna e attigua al monastero. Della devozione a questa santa che richiama ogni anno una folla di fedeli diremo a suo tempo.
Inizialmente il Monastero fu abitato dalle monache Lateranensi, le”Canonichesse”, le quali nel 1288, per ragioni storicamente non precisabili entrarono a far parte dell’ Ordine dei Frati Predicatori, i Domenicani.
Rapidamente la nuova comunità divenne un richiamo non solo per gli abitanti di Nocera, ma anche per quelli delle zone vicine, l’influsso benefico delle religiose toccava anche gli abitanti di Napoli.
Dalla comunità di S. Anna, nel 1514 prese vita un’altra comunità che si stabilì a Sarno nel monastero della Madonna delle Grazie soppresso dopo tre secoli dalle leggi napoleoniche.
Le alterne vicende della storia, toccarono anche ” S. Anna “, leggi repressive, numero esiguo di religiose, fu venduto all’asta ma immediatamente ricomprato dal Maestro Generale dell’ Ordine, G. Cormier che lo rese definitivamente alle monache. Vicende interessanti, a tratti drammatiche conservate con intelligenza ed amore dalle varie croniste della comunità.
E’ per questo che la Comunità di S. Anna in Nocera, costituisce un raro esempio di religiose claustrali rimaste ininterrottamente per oltre sette secoli nello stesso luogo. Qui, la vita di consacrazione non ha conosciuto interruzioni e il canto della lode a Dio è risuonato sempre in questo lunghissimo arco di tempo.
Si giunge al Monastero “S. Anna” attraverso una lunga e ripida salita quasi a significare il significato teologico della sua posizione: il monastero, luogo della contemplazione è come “la città posta sopra il monte”.
Attraverso il grande portone di ingresso si apre la prospettiva del chiostro esterno del monastero dove i visitatori possono incominciare ad intravedere la ricchezza storico-artistica che fa da cornice alla comunità che in monastero vive la vita monastica.
Dal Chiostro esterno si accede alla Chiesa del Monastero dove è possibile ammirare la ricchezza storico-artistica del Monastero.
Dall’alto del monastero, se la giornata è limpida si può osservare e misurare l’ampiezza del paesaggio e contemplare nel suo insieme l’immenso panorama che si profila all’orizzonte. Il Monastero sembra essere posto lì, quasi a custodia di questo paesaggio, quasi come un segno della protezione di Dio.
Chi va in un monastero è alla ricerca un luogo di pace, dove riposare “nella fede”, dove avvicinarsi con rispetto alla presenza di Dio e ricaricarsi…desidera incontrare le persone che vi dimorano e che guardano il mondo con occhi diversi e dove si respira un’atmosfera di grande complicità con Dio.
In questa cornice suggestiva, è incastonata (come una perla preziosa) l’esperienza umana e spirituale, personale e comunitaria di 20 donne che oggi, per tanti fratelli e particolarmente per Nocera, rappresentano la certezza di una preghiera quotidiana per chi vive momenti difficili; una parola di conforto per coloro che attendono speranza; un sostegno fraterno e caritatevole per chi si trova nel bisogno.